Una pensionata era rimasta vedova da circa trent’anni: aveva la necessità di far sesso in un determinato giorno a una determinata ora. Un momento di passione che la faceva stare bene. Un tabù da superare. Infatti l’invecchiamento in buona salute della popolazione influisce anche sulla sfera sociale e sessuale. Ma c’è anche una certa difficoltà a riconoscere la sessualità nel periodo dei ‘capelli bianchi’. L’attività sessuale di una persona anziana è correlata allo stato di salute, e naturalmente non è immune alle infezioni sessualmente trasmesse.
Come emerso in occasione del decimo congresso nazionale della Società interdisciplinare per lo studio delle malattie sessualmente trasmissibili, tra le persone più mature cala infatti il livello di guardia e talvolta prevale la vergogna di ammettere che si ha ancora una vita sessuale.
I rischi del sesso in età matura
Guardando le statistiche, a 65 anni il 48% non pratica più sesso, ma ne resta una buona fetta, mentre se analizziamo la fascia oltre i 75 anni la percentuale di chi ha un rapporto oscilla intorno al 25%. Ma non c’è solo il sesso: ci sono l’affettività, gli abbracci e i baci. È anche questo sessualità, che necessità di un rapporto interpersonale collaudato.
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