L’attore Francisco San Martin è morto. Noto per il ruolo di Dario Hernandez nella soap “Il tempo della nostra vita”, il 39enne è stato trovato senza vita nella sua casa di Los Angeles lo scorso 16 gennaio.  La notizia è stata riportata nelle ultime ore dai media statunitensi, che citando il coroner di LA fanno sapere che si tratterebbe di suicidio. L’attore si sarebbe impiccato nella sua abitazione.  La vita e la carriera Spagnolo, Francisco San Martin è nato a Maiorca nel 1985 ma cresciuto nello stato del Montana. Il successo sul piccolo schermo è arrivato nel 2010, quando entrò nel cast de “Il tempo della nostra vita”, dove recitò in 59 episodi vestendo i panni di Dario Hernandez. Nel 2017 recitò anche in “Beautiful” nel ruolo di Mateo, un custode di Forrester Manor coinvolto in un piano di Sheila.  Today

Il caso Pasquale Lamberti manca da Brescia da oltre 4 anni. Sul suo telefono ha lasciato una frase che ha fatto scattare l’allarme. La sua azienda, che produceva integratori per mangimi, acquisita e fatta fallire da esponenti del clan Bruzzaniti. Ecco gli ultimi provvedimenti di carabinieri e guardia di finanza nei servizi di Dossier Today

La lite furibonda in casa, l’ennesima, poi il colpo di fucile, fatale. I carabinieri hanno arrestato Edoardo Borghini: sarebbe stato lui a sparare e a uccidere il figlio 34enne Nicolò, nella loro abitazione di Ornavasso, in provincia del Verbano Cusio Ossola. Omicidio a Ornavasso: Nicolò Borghini ucciso dal padre Edoardo Il delitto è avvenuto poco dopo le 22 di ieri, domenica 19 gennaio, nella villetta di famiglia situata in una zona residenziale, non molto distante dal centro storico di Ornavasso. Secondo le prime ipotesi investigative, il 63enne avrebbe premuto il grilletto contro il figlio al culmine di una lite, l’ultima di tante, dovuta ai comportamenti violenti dell’uomo, da tempo tossicodipendente. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118, ma per Nicolò non c’è stato nulla da fare I carabinieri del comando provinciale di Verbania hanno lavorato per tutta la notte sulla scena del delitto insieme ai militari della stazione di Premosello Chiovenda. Sul posto è intervenuto anche il sostituto...

È morto oggi a Roma, Luigi Aloe, 81 anni: già direttore del centro di ricerca della fondazione Iret – frutto del lavoro che valse il Nobel a Rita Levi-Montalcini – è stato un luminare della ricerca scientifica italiana. Nato ad Amantea, in Calabria, Aloe si è affermato nel mondo accademico diventando un collaboratore di fiducia di Levi-Montalcini e un punto di riferimento nella ricerca sul sistema nervoso e sul fattore di crescita nervoso (NGF), ricerche che valsero alla scienziata italiana il premio Nobel per la Medicina nel 1986. L’ex muratore calabrese diventato scienziato di fama internazionale, si è spento lasciando dietro di sé una testimonianza unica di come la determinazione possa cambiare il corso della vita. Luigi Aloe, lo scienziato partito da un cantiere La storia di Luigi Aloe sembra uscita da un romanzo. Dopo aver lasciato la scuola in quarta elementare, è emigrato in Germania a soli 17 anni lavorando come...

A processo per una truffa da milioni di euro: Christopher Aleo, l’imprenditore italo svizzero – amministratore delegato di iSwiss – che si era presentato come “salvatore” del Superbonus è sul banco degli imputati. Cercando informazioni su di lui ci si imbatte in immagini di una vita di lusso a Dubai ostentata sui social, prime pagine su magazine patinati e proclami dubbi, spesso su pagine a pagamento. Ma oltre le apparenze c’è di più. Aleo dice di avere la soluzione ai problemi di migliaia di imprese italiane quotando alla borsa di Londra i loro crediti edilizi bloccati. Ne abbiamo scritto nelle nostre inchieste sulla cartolarizzazione: insieme a dozzine di società italiane, Aleo sostiene di poter trasformare in euro 14 miliardi di crediti Superbonus e dare alle imprese la liquidità tanto attesa. Un “mercato della disperazione”, lo hanno definito. Sappiamo però che le cose non stanno andando come promesso, tra costi e rischi per migliaia di padroni...

In provincia di Bologna è stato riscontrato un caso di influenza aviaria in un gatto, ora deceduto. L’animale, fa sapere la Regione Emilia Romagna in una nota, viveva a stretto contatto con il pollame di un piccolo allevamento familiare in Valsamoggia, in cui era già stata individuata l’infezione che aveva portato a alla soppressione dei volatili presenti. Sotto controllo un altro esemplare La positività nel gatto è stata diagnosticata dalla sede di Forlì dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna, e confermata dal Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria. Anche un secondo gatto, che viveva nella stessa abitazione, dovrà ora essere testato dall’Ausl di Bologna. Si tratta del primo caso di questo genere in Italia, ma sottolinea Pierluigi Viale, professore di malattie infettive del dipartimento di scienze mediche e chirurgiche dell’Università di Bologna, “nessuna novità e nessun allarme”. “I gatti sono già descritti dalla letteratura scientifica come animali...

Fabrizio Gatti Direttore editoriale per gli approfondimenti 18 gennaio 2025 06:59 Condividi La notizia che ha fatto più discutere in settimana è l’annuncio del ritorno del latino fin dalla seconda media. Ritengo che il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, 64 anni, professore di Diritto romano, presentando la sua proposta di riforma della scuola sia stato fin troppo tenero. Se l’obiettivo è far rigermogliare le nostre assetate radici, l’antica lingua andrebbe introdotta fin dalla scuola materna. Ma la vera prova di fortitudo (coraggio) sarebbe imporre il latino già da questo Festival di Sanremo: dopo le delusioni della nazionale di calcio, è infatti l’unica occasione comune che fa riflettere noi-italiani-tutti sulle nostre tradizioni perdute. E così Mahmood avrebbe potuto...

Il corpo di un uomo in casa, due ragazze in fuga dall’appartamento, tracce di sangue, corde sul pavimento e i mostri di un passato che è impossibile non rievocare. È giallo sulla morte di Stefano Frailis, manovale di 53 anni, trovato cadavere in un appartamento di via Vittorio Emanuele, nel… Today

In alto il confronto tra Lorenzo e Saro Dopo tanto vociferare, il famigerato ‘guru della moda’ è entrato nella Casa più spiata d’Italia per parlare di un presunto bacio che si sarebbe scambiato con Lorenzo Spolverato ma che il modello milanese rinnegherebbe. Bacio che sarebbe avvenuto più di un anno fa. Una storia trita e ritrita e che ora è arrivata a un punto. “Sai perché sono qui?”, esordisce Saro, ospite del Grande Fratello durante la puntata di giovedì 16 gennaio. “No… ci siamo visti forse una o due volte”, risponde Lorenzo stupito di vedere Saro (“guru della moda”) in tv. “Cos’è successo quella sera? Lo devo raccontare io?”, insiste Saro alludendo a chissà cosa. “Che poi sono andato a casa?”, domanda Lorenzo. Chi è il guru della moda “Te lo ricordo io? Noi quella sera cos’abbiamo fatto? Siamo andati all’after party dopo la prima (di un film, ndr). Sei stato...

L’esame dell’occhio può rilevare in anticipo anche di anni il rischio di ictus. Una patologia che colpisce circa 100 milioni di persone all’anno nel mondo, causando 6,7 milioni di decessi. Un nuovo studio ha scoperto che alcuni cambiamenti nei vasi sanguigni della retina, la membrana sensibile alla luce che riveste il bulbo oculare interno, rilevabili con tecniche di intelligenza artificiale (AI) di ultima generazione, possono indicare il rischio di insufficienza cerebrovascolare. Il lavoro si basa su ricerche precedenti che hanno dimostrato come la rete vascolare retinica condivida le caratteristiche dei vasi sanguigni del cervello, e che, alcune anomalie possono indicare danni dovuti a condizioni come ipertensione, diabete e ipercolesterolemia, tutti fattori di rischio per l’ictus. Se combinati con età e sesso, i nuovi parametri retinici identificati dai ricercatori dell’Università Politecnica di Hong Kong, hanno dimostrato un potere predittivo del rischio di ictus paragonabile a quello dei tradizionali fattori di rischio accertati. “Dato che età...