L’ex fidanzato di Martina Voce aveva un solo obiettivo: ucciderla. Per questo ha sferrato un primo fendente al volto, colpendola da un orecchio alla carotide. E poi ancora tante altre coltellate, decine, da cui la ragazza fiorentina di 21 anni ha cercato di difendersi. Si è evitato il peggio per la giovane italiana, che da diverso tempo studia e lavoro a Oslo, in Norvegia, grazie al coraggio di alcuni suoi colleghi, che sono intervenuti in suo soccorso.
Una studentessa italiana è stata accoltellata alla gola dall’ex a Oslo
La 21enne originaria di Firenze è stata difesa e salvata da due colleghi, uno dei quali ha accoltellato l’aggressore, un informatico di 20 anni norvegese di origini indiane. L’ex fidanzato della ragazza è attualmente anche lui è in coma farmacologico e non ha dunque potuto rispondere alle domande degli inquirenti, secondo quanto riportato dal quotidiano norvegese VG. Il giovane è ora trattenuto in stato di fermo presso l’ospedale norvegese dove è ricoverato ed è accusato di tentato omicidio: appena uscirà dall’ospedale verrà portato in carcere.
La fine della storia con l’ex durata due anni
Il 20enne non si rassegnava alla fine della relazione durata due anni e una convivenza di un anno e mezzo. La giovane italiana aveva interrotto la loro storia la scorsa estate. Da quel momento è iniziato il calvario per Martina Voce: chiamate e messaggi continui da parte dell’ex per spingerla a cambiare idea e tornare insieme. La 21enne, convinta della sua decisione, respingeva le sue richieste ed è arrivata persino a bloccare tutti i contatti dell’ex dai suoi profili social. Un silenzio che ha scatenato la violenza del 20enne informatico, che lavora in uno studio legale.
Martina, studentessa e store manager di Smak aV Italia, negozio di eccellenze italiane nella capitale norvegese, venerdì era al lavoro quando, intorno a mezzogiorno, il suo ex è entrato nel locale e, senza dire una parola, è andato verso di lei e l’ha accoltellata, forse usando un coltello da cucina. Alcuni colleghi hanno fermato l’aggressore, evitando il peggio.
“L’ex fidanzato di mia figlia è entrato nel negozio come un pazzo”
“L’ex fidanzato di mia figlia è entrato all’improvviso come un pazzo, le è saltato addosso e ha iniziato ad accoltellarla. Per fortuna sono intervenuti tre colleghi, tre ragazzi giovani, due ragazzi e una ragazza, che sono riusciti a fermare colpendo l’aggressore con un coltello, perché altrimenti non si sarebbe fermato”. Così racconta l’aggressione Carlo Voce, padre di Martina, in un’intervista a SkyTg24.
“Quindi c’è un ragazzo ferito con 50-60 punti alle braccia, un ragazzo con una spalla rotta, mia figlia con tutte queste coltellate: ne ha una sul viso, vicino all’occhio, ne ha tre dietro la testa, ne ha una dietro l’orecchio gravissima. Fortunatamente l’ospedale era vicino e in 5 minuti era arrivata – continua Carlo Voce -. Ha anche ferite allo sterno e alla schiena e un polso rotto e le braccia massacrate. Ma posso dire che è stata molto fortunata che l’ospedale era vicino e ci sono stati questi tre santi ragazzi che l’hanno salvata”. Il padre della giovane vittima racconta che il ragazzo non aveva mai dato segni di squilibrio. “Era un ragazzo tranquillissimo”, ha detto Carlo Voce.
La giovane, racconta il padre, è ancora a rischio vita, è in terapia intensiva ed è intubata. “L’hanno già operata due volte, è sotto controllo, ci sono due dottori che la visitano. Ci sono sempre tre infermiere nella sua stanza. È in terapia intensiva, è intubata, dovrà affrontare molte altre operazioni ma si sta sperando che ce la faccia”, precisa il padre a SkyTg24.
L’amore per l’informatica e la Norvegia
Dopo essersi diplomata al liceo linguistico, Martina Voce lascia la città toscana e parte per la Norvegia: qui punta a costruirsi un futuro. La 21enne aveva scelto il paese scandinavo per studiare informatica e aprirsi una strada nel campo della realizzazione dei videogiochi. Oslo, la città dove Martina vive da due anni, ospita infatti una facoltà molto nota in questo settore. Il percorso di studi all’università va bene e la ragazza si è rapidamente ambientata nella capitale norvegese. Ha trovato una casa e pure un lavoro in uno dei ristoranti della catena “Smak av Italia”, dove era diventata anche manager. Si tratta di una catena che promuove con successo cibo italiano di qualità, presente nel paese nordeuropeo da oltre 10 anni. L’aggressione è avvenuta nel ristorante che ha recentemente aperto nel noto quartiere di Vulkan, sul lungofiume Aker, nel pieno centro della capitale norvegese.
In questi anni i suoi parenti sono andati a trovarla spesso, e lei è rientrata molte volte a Firenze dalla sua famiglia, in alcune occasioni anche con il suo ex fidanzato. Lo stesso che ha cercato di ucciderla.