Fabrizio Gatti
Direttore editoriale per gli approfondimenti
29 ottobre 2024 06:59
Moreno Morello, l’inviato di Striscia la notizia con cui MilanoToday e Today.it stanno collaborando, si avvicina ai due agenti della polizia locale fermi alla rotonda di piazzale dello Sport. Ma gli agenti, non appena se ne accorgono, salgono sull’auto di servizio, si chiudono dentro e se ne vanno. Vista da pochi metri, la loro reazione è una fuga bella e buona da possibili domande imbarazzanti. Volevamo semplicemente chiedere chi bisogna chiamare per far liberare la propria auto dal caos con cui Atm gestisce uno dei parcheggi più importanti e potenzialmente redditizi di Milano San Siro (il servizio di Striscia la notizia in fondo a questo articolo).
Emanuele Gruttad’auria, 50 anni, ha infatti finito di lavorare all’Ippodromo da oltre un’ora. Due geni di automobilisti gli hanno chiuso l’auto davanti e dietro con la loro (nella foto vicino al titolo). E lui sta chiamando il comando della polizia locale per poter tornare a casa. È domenica 27 ottobre 2024. Dentro lo stadio sta per cominciare la partita del 4 a 4 tra Inter e Juve. Il povero signor Gruttad’auria e altri come lui resteranno bloccati ore. Due agenti che sono venuti a controllare, se ne sono andati a braccia larghe. Senza nemmeno multare (così hanno detto i testimoni) chi aveva imprigionato i malcapitati (nella foto sotto, Emanuele Gruttad’auria intervistato da Moreno Morello).
Caos parcheggi: due domande per il sindaco Giuseppe Sala e Atm
Ecco, visto che la polizia locale preferisce andarsene, lo chiediamo direttamente al sindaco, Giuseppe Sala: perché il Comune lascia che Atm gestisca una fonte di guadagno e un servizio pubblico in un modo così tribale? E, alla fine, chi bisogna chiamare per poter essere liberi di muoversi in tempi costituzionali? Sappiamo che il sindaco non ama rispondere alle sollecitazioni della piazza, nemmeno se provengono da piazzale dello Sport. Speriamo che risponda almeno l’amministratore delegato e direttore generale di Atm, Arrigo Giana.
La mappa di Google segnala questo parcheggio pubblico come Piazzale dello Sport 4 Parking. Chiamarlo così è un onore. In realtà è un enorme spartitraffico allagato. Abbiamo visto automobilisti scendere direttamente in acqua, come se sbarcassero da un gommone. Sembra una pubblicità indiretta affinché si vada a pagare 40 euro nei vicini parcheggi privati, in gran parte concessi su aree comunali, che secondo la recente inchiesta della Procura versavano stecche e tangenti alle curve di Inter-Milan, il derby d’affari in odore di ‘ndrangheta.
Nuova era allo stadio di San Siro: si sono dimenticati le strisce blu
Pochi giorni fa un efficiente ufficio pubbliche relazioni ha riferito ai quotidiani sportivi che dopo le indagini (e non l’inchiesta di Today.it con Striscia la notizia) il vento era cambiato. Basta parcheggiatori abusivi, basta caos (ma serviva l’inchiesta per fare ciò che è normale?). Rivoluzione che la Gazzetta dello Sport titola così: “Con Milan-Bruges via a una nuova era: parcheggi a 1,20 euro l’ora. Prima si arrivava a 40”. Strisce blu, c’è scritto nell’articolo, “le stesse che in certe zone della città sono detestate ma in questo caso sono state benedette”.
Un infiltrato tra i parcheggiatori abusivi – l’inchiesta di Fabrizio Gatti e Moreno Morello
Siamo andati a verificare. Delle benedette strisce blu non si vede nulla: ancora non ci sono. Qualcosa è stato fatto soltanto nel vicino parcheggio pubblico. Quello che Google chiama Piazzale dello Sport 16 Parking: ha nuovi cartelli e l’ingresso è controllato, almeno fino all’inizio della partita, da due custodi di Atm che regolano gli accessi. Quando è pieno, legano da palo a palo un rotolo di nastro bianco e rosso e se ne vanno. Questa era l’area comunale gestita, fino all’inchiesta di Today.it con Striscia la notizia, da un gruppo di parcheggiatori abusivi: il loro incasso puro ed esentasse era di 300 mila euro l’anno. Stasera, proprio per la mancanza delle strisce blu e forse per l’inesperienza dei parcheggiatori, sono stati occupati molti meno posti del dovuto. Chi ha trovato spazio comunque ha pagato 3,60 euro per tre ore invece di 30.
Bloccata anche la proprietaria del ristorante Parioli Garden
In compenso andiamo a vedere cosa succede nel parcheggio accanto, gestito secondo i tagliandi rilasciati, dalla Kiss&Fly Management. La società si è guadagnata alcuni capitoli nell’inchiesta della Procura di Milano su ultras e ‘ndrangheta, tanto che per uno dei suoi rappresentanti di fatto sono stati disposti gli arresti domiciliari. Stasera il parcheggio è strapieno e i posteggiatori offrono un servizio in più: “Non c’è più posto – dicono – quindi ci lasci chiavi e recapito telefonico, ma viene 70 euro”. Sono 30 euro in più del prezzo esposto sul cartello all’ingresso.
Non spetta a noi verificare se per ogni cliente che paga 70 euro viene rilasciata una ricevuta fiscale. Ma intanto anche stasera l’auto di Anna Leggeri, proprietaria del ristorante Parioli Garden all’Ippodromo, è rimasta chiusa da una ventina di macchine (nella foto sopra, mentre discute con un parcheggiatore). Stessa sorte per il Suv della sorella. Pagano 150 euro al mese per ciascuna auto. “Vorrei andare a casa – dice arrabbiata -. Abbiamo lavorato fino alle 4 di stamattina. E abbiamo ripreso alle 9. Stasera siamo chiusi. È successo altre volte di rimanere bloccati. Se non mi fanno uscire subito, chiamo la polizia”. Sono quasi le sette di sera. Sono stati riempiti anche i vialetti di ingresso e uscita (foto sotto). Se scoppiasse un incendio, sarebbe un gran lavoro per i vigili del fuoco. Ma per fortuna non è mai successo.
I parcheggiatori, tutti regolari con pettorina, cominciano a spostare auto: “Signora, adesso la sua la metta lì che troviamo un modo per farla uscire”. Sembra il cubo di Rubik, quando devi muovere tutti i colori per completare almeno una faccia. Finalmente, nel giro di una ventina di minuti, aprono un varco. Il capo dei parcheggiatori, salutando Anna Leggeri, dà colpa a noi e a Striscia la notizia per il disguido. Non abbiamo capito quale sarebbe il nesso.
Il Comune fa pagare soltanto un euro e 20, meno del costo del metrò
A questo punto si aggiunge un’altra domanda per il Comune e Atm. Visto che sono stati spesi miliardi di soldi pubblici per portare due linee della metropolitana in prossimità dello stadio, la Rossa e la Lilla, non sarebbe sbagliato far pagare di più a chi alimenta code e smog a San Siro, per arrivare in auto fin quasi a bordo campo. Allora perché sprecare un’opportunità di guadagno per il Comune, chiedendo loro soltanto un euro e venti centesimi l’ora? Chi arriva in metropolitana paga infatti un biglietto che, tra andata e ritorno, costa 4 euro e 40 centesimi.
Ce ne andiamo prima che finisca la partita. I custodi di Atm sono scomparsi da un bel po’. Hanno chiuso il parcheggio che custodivano con un nastro bianco e rosso. Chissà quanti anni dovranno ancora passare prima che il progresso porti a Milano due sbarre e una cassa automatica per le auto in entrata e in uscita. Facciamo un giro intorno all’altro parcheggio pubblico (foto sopra). Il povero Emanuele Gruttad’auria è ancora lì, ormai da tre ore, ad aspettare il promesso carro attrezzi. Sul marciapiede di fronte, pazienta un’intera famiglia. Avevano deciso di passare il pomeriggio all’Ippodromo. Ma così trascorrono la serata sullo spartitraffico: anche la loro auto è rimasta intrappolata. Moreno Morello li saluta e ne approfitta per l’ultima intervista. Benvenuti a San Siro, Milano, Italia.
Il servizio di Striscia la notizia con Moreno Morello e Fabrizio Gatti
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